Consiglio di ascoltare "Maria nella bottega di un falegname" di Fabrizio De Andrè.
Viveva a Sassari un falegname. La sua memoria era un legno tarlato, ogni buco un ricordo spaventoso della guerra in Africa. Tutti quei morti, tutto quel sangue, un'overdose di violenza che lo aveva reso ipersensibile e pacifico. Un giorno vennero in bottega due uomini di legge in divisa. Aprirono un foglio di carta piegato in quattro e gli fecero vedere uno scarabocchio: vogliamo una sedia così, come un seggiolone per bambini ma in grado di accogliere un cristiano grande. Il falegname appese il foglietto e cominciò ad accarezzare i suoi strumenti. Due giorni dopo i militari tornarono, videro la sedia pronta e dissero: "Grazie, è perfetta". "Ma a cosa vi serve?". "Hai presente il sorsese che ha sventrato la moglie incinta? Sarà comodamente seduto sulla tua sedia quando lo fucileremo a Li Laccheddi". Il falegname sentì una fitta allo stomaco e iniziò a vomitare. Un nuovo buco gigantesco nel suo legno tarlato.
Fonte Barca |
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Un racconto bellissimo e terribile. La possibilità di vedere i luoghi, grazie all'ubicazione, aggiunge al suo ricordo una sorta di sonoro, pesino più efficace del brano che ha consigliato e che apprezzo molto, perché vi si unisce l'immaginazione personale. Questo suo blog rappresenta per me l'incontro con un innegabile talento narrativo. È un vero piacere leggerla.
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